Migliaia di agenti di polizia stanno portando il loro omaggio a Wenjian Liu, il poliziotto ucciso a New York assieme al suo collega.
Al funerale, in parte celebrato con rito buddista, è atteso l'intervento del sindaco di New York Bill De Blasio,
attaccato nei giorni scorsi dai sindacati di polizia per non aver mostrato adeguato rispetto agli agenti dopo le tensioni seguite alle morti di Michael Brown ed Eric Garner.
Troppi morti. «È una giornata difficile».
Il sindaco. «L'intera città ha il cuore infranto oggi». Poche parole oggi pronunciate dal sindaco di New York Bill De Blasio alla cerimonia funebre dell'agente Wenjian Liu, ucciso in un agguato teso a lui e ad un suo collega da uno squilibrato che diceva di voler vendicare l'uccisione di afroamericani disarmati da parte di agenti di polizia bianchi.
Liu ha perso la vita «per tutto ciò che è onesto e buono», ha aggiunto rendendo omaggio ad un uomo di 32 anni, venuto dalla Cina a soli 12 «per inseguire il sogno americano». Migliaia le persone che si sono riunite per la cerimonia. Tra loro numerosissimi gli agenti. Parte di loro ha scelto ancora una volta di esprimere una protesta contro il sindaco, voltando le spalle al monitor che trasmetteva all'esterno le immagini della cerimonia nel momento in cui ha preso la parola il sindaco.
Spalle girate al sindaco di New York, Bill De Blasio, dai poliziotti riuniti fuori dall'agenzia di pompe funebri dove si è tenuto il funerale del secondo agente ucciso a New York. La cerimonia è stata trasmessa tramite maxi schermi per le strade dove, quando de Blasio ha preso la parola, in molti hanno voltato le spalle. L'invito del capo della polizia William Bratton a mostrare rispetto al sindaco avrebbe funzionato quindi solo per gli agenti presenti all'interno delle pompe funebri.