Usa, condannato all'ergastolo per duplice omicidio: dopo 22 anni viene liberato perché innocente

Usa, condannato all'ergastolo per duplice omicidio: dopo 22 anni viene liberato perché innocente
di Federica Macagnone
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Mercoledì 20 Aprile 2016, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 17:21

Gli hanno rubato la stagione migliore della vita, lo hanno tenuto in prigione per oltre vent'anni per due omicidi che non aveva mai commesso nonostante tre testimoni a suo favore. Ma alla fine la verità ha vinto: per ordine del procuratore della Contea di Cook, nell'Illinois, da martedì scorso Edward Bolden, 46 anni, è un uomo libero. «Non ho mai perso la speranza - ha detto dopo il rilascio - Ero certo che un giorno sarei stato scagionato, anche se non sapevo quando. Non sapevo che ci sarebbero voluti 22 anni, ma ora ho di nuovo la mia vita in mano».
 


 
Edward venne condannato all'ergastolo nel 1994 per gli omicidi di Irving Clayton, 23 anni, e Derrick Frazier, 24, che furono trovati colpiti a morte in un'auto incendiata dopo quello che la polizia catalogò come un regolamento di conti nel mondo della droga. La sentenza fu emessa in base a una sola testimonianza che lo accusava, quella del fratello di una delle vittime, che rimase ferito nella sparatoria. Un investigatore, però, interrogò in seguito separatamente tre testimoni che, in un'audizione dello scorso anno, dichiararono che Edward, al momento dell'omicidio, era nella sala giochi di un ristorante e quindi non poteva avere nulla a che fare con il delitto. «Ognuno dei testimoni ha detto esattamente le stesse cose che hanno detto gli altri due - dice Ron Safer, avvocato di Edwar - Erano tre persone imparziali, non avevano mai incontrato Edward in precedenza, ma ricordavano benissimo che lui in quel momento era lì».
 
Sostenendo che Edward aveva subito una «privazione sostanziale dei diritti costituzionali dopo il suo arresto»,  il giudice Alfredo Maldonado ordinò un nuovo processo per gennaio. Poi, al'improvviso, la decisione del procuratore dello Stato che ha annunciato la decisione di voler chiudere il caso e far cadere le accuse: Edward aveva già dovuto aspettare troppo tempo.
 
«Sono proprio contento di essere fuori - ha detto Edward visibilmente commosso - anche se mi sento quasi uno straniero. Tante cose che ci sono ora non esistevano quando sono stato imprigionato». Accolto con calore da amici e parenti dopo la liberazione, insieme a loro e al figlio adottivo Antonio Johnson ha festeggiato a modo suo andando a mangiare una pizza in un locale della catena Giordano's, a Chicago: il suo primo pranzo da uomo libero, il primo della sua seconda vita.

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