Somalia, autobomba contro hotel a Mogadiscio: almeno 10 morti e 8 feriti, rivendica al-Shabaab

Foto: Epa/Said Yusuf Warsame
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Sabato 28 Ottobre 2017, 17:02 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 17:40

Almeno dieci persone sono morte e otto ferite per la doppia esplosione di un'autobomba a Mogadiscio, che si presume fosse guidata da un kamikaze, davanti al Nasa-Hablod hotel, vicino al palazzo presidenziale e ad altri palazzi governativi. Dall'interno dell'albergo si sarebbero uditi dei colpi di arma da fuoco. Nell'area si è alzata una colonna di fumo, secondo quanto riporta la tv al Arabiya su Twitter. La seconda esplosione avrebbe colpito a pochi minuti di distanza, vicino alla sede del Parlamento somalo, non lontano dal Nasa-Hablod, frequentato da politici e funzionari di governo. L'attentato è stato rivendicato dal gruppo jihadista al Shabaab. I terroristi sono ancora all'interno dell'hotel, dove si continuano a sentire colpi di arma da fuoco. Fonti locali riferiscono che anche la polizia è riuscita a entrare nell'edificio con l'intento di mettere fine all'azione.

Appena due settimane fa, la capitale della Somalia era stata colpita da un attentato, compiuto con la stessa modalità, davanti al Safari hotel, che fece più di 300 vittime. È stata la peggiore strage terroristica di sempre in Somalia. Dopo quell'attentato il presidente somalo Mohamed Abdullahi Mohamed aveva compiuto visite nei paesi della regione per cercare sostegno contro l'organizzazione integralista islamica degli al Shabaab, cellula somala di Al Qaida dal 2012, che vuole imporre una versione estrema della sharia, la legge islamica. Al-Shabaab non aveva rivendicato la strage ma le autorità sono convinte che sia stato opera loro.
 
 

L'hotel Nasa-Habloid era già stato obiettivo di un sanguinoso assalto nel 2016. Alla fine di giugno era stata fatta esplodere un'autobomba contro il suo cancello e almeno quattro terroristi avevano fatto irruzione nell'edificio, rimanendo asserragliati per ore.
Il bilancio era stato di almeno 15 morti e 20 feriti, in gran parte civili.


 

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