Fukushima, radioattività in aumento
Tra 2 giorni nube di radiazioni su Italia

La centrale nucleare di Fukushima
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Martedì 22 Marzo 2011, 11:47 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 00:11
ROMA - Alla centrale nucleare di Fukushima vapore bianco in uscita dai reattori n. 2 e 3 che, per gli esperti, potrebbero probabilmente rilasciare piccole quantit di particelle radioattive: il ministro dell'Industria, Banri Kaieda, ha definito la situazione ancora difficile. Il fumo che fuoriesce dal reattore n. 2, ipotizza l'Agenzia per la sicurezza nucleare, è probabilmente vapore proveniente dalla vasca del combustibile nucleare esaurito. Le operazioni per raffreddare i reattori surriscaldati, afferma la Tepco, che gestisce la centrale, vanno avanti. Tepco afferma che il fumo dai reattori 1 e 4 «non costituisce un problema» per i lavoratori impegnati in prima linea. I lavoratori avevano abbandonato la centrale ieri, dopo che del fumo era uscito dal reattore n. 3, ritenuto il più pericoloso perche alimentato dal "mox", una miscela di uranio e plutonio altamente radioattiva. Il portavoce governativo Yukio Edano ha detto che, nonostante l'allarme per il cibo radioattivo lanciato ieri, per il momento non verrà estesa la "zona di esclusione" intorno alla centrale.



Radioattività aumentata.
Il ministero della Scienza e della tecnologia di Tokyo ha comunicato che il livello di radioattività è aumentato notevolmente nell'area vicina alla centrale di Fukushima, precisando tuttavia che i livelli non sono tali da rappresentare una minaccia per la salute umana. L'aumento della radioattività è dovuto alla pioggia dei due giorni scorsi, ha spiegato un funzionario. I nuovi alti livelli di iodio e di cesio radioattivi sono stati rilevati in 47 prefetture, tra cui quella di Tokyo, 240 km a sud della centrale.



Radioattività in mare. La Tepco ha rilevato materiale radioattivo nell'acqua di mare nei pressi della centrale. I livelli di radiazione in acqua di mare non costituiscono minaccia immediata per la salute, ha riferito il governo nipponico, ma i valori sono al di sopra del normale, alimentando preoccupazioni sulla contaminazione marina e sugli effetti sui prodotti della pesca. Il ministero della Scienza ha precisato che provvederà a esaminare l'acqua nel raggio di 10 e 30 km dalla centrale di Fukushima. Secondo la Tepco, lo iodio-131 è stato rilevato nei campioni di acqua pari a 126,7 volte il limite di concentrazione legale, mentre i livelli di cesio-134 si sono attestati a 24,8 volte e quelli di cesio-137, inoltre, a quota 16,5. Tracce di cobalto 58, infine, sono state rilevate anche in un campione di acqua prelevato nei pressi dell'impianto.



Quantità minime delle radiazioni provenienti dalla centrale di Fukushima sono già arrivate in Europa, ed entro un paio di giorni dovrebbero raggiungere l'Italia, rimanendo però ben al di sotto dei livelli di allarme. Lo affermano alcune agenzie europee specializzate nella rilevazione delle radiazioni.



Secondo la Comprehensive Test Ban Treaty Organisation, un'agenzia dell'Onu che ha 63 stazioni di osservazione nel mondo, le particelle radioattive giapponesi sarebbero già arrivate in Islanda passando per gli Usa: «È solo una questione di giorni prima che si disperdano in tutto l'emisfero nord - afferma Andreas Stohl, uno degli esperti dell'agenzia - ma per l'Europa non ci sono assolutamente pericoli per la salute». La previsione è confermata dall'agenzia francese per la sicurezza nucleare, secondo cui piccole quantità di ioduro radioattivo proveniente da Fukushima, da mille a 10mila volte inferiori a quelle giunte da Chernobyl, dovrebbero raggiungere la Francia domani, e poi estendersi verso sud nei giorni successivi. Anche il dipartimento per l'energia statunitense ha registrato lo scorso fine settimana un leggero aumento delle radiazioni, attribuito al disastro giapponese.



Nuove scosse di terremoto. Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 6,6 della scala Richter è stata registrata in Giappone, al largo dell'isola Honshu. Secondo quanto riferito dallo U.S Geological Survey, l'epicentro del sisma è stato localizzato a una profondità di 10 chilometri ed è avvenuto alle ore 16.18 locali (8.18 in Italia). Successivamente una scossa di magnitudo preliminare 6.2 è stata registrata nel Giappone nordorientale alle 18.44 locali (le 10.44 in Italia) ed è stata avvertita soprattutto nelle prefetture di Miyagi e Fukushima, già devastate dal terremoto-tsunami dell'11 marzo. Sulla base di quanto riferito dalla Japan Meteorological Agency (Jma), che non ha lanciato alcun allarme tsunami, l'epicentro è stato individuato a circa 200 km al largo della costa di Iwate, nelle acque del Pacifico, a una profondità di 10 km.



Bilancio provvisorio: oltre 21mila vittime. Il bilancio delle vittime del terremoto e dello tsunami ha superato quota 21 mila, secondo la polizia giapponese: i morti accertati sono 9.079, i dispersi 12.645. Circa 310 mila persone sono ancora nei 2.100 rifugi di emergenza approntati nelle zone colpite. Le temperature continuano a essere sotto lo zero in molte aree, mentre la pioggia e la neve ostacolano i soccorsi. In Giappone i cadaveri vengono di solito cremati, ma in alcune zone i soccorritori stanno seppellendo quelli che sono stati identificati, dopo aver ottenuto il consenso delle famiglie, a causa della scarsità di carburante. Le prefetture con il maggior numero di vittime sono quelle di Fukushima, di Iwate e di Miyagi, dove il bilancio finale potrebbe raggiungere le 15mila vittime.
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