Capodanno annullato a Rochester, Fbi arresta un affiliato dell'Isis: «Voleva prendere d'assalto un ristorante»

Capodanno annullato a Rochester, Fbi arresta un affiliato dell'Isis: «Voleva prendere d'assalto un ristorante»
di Federica Macagnone
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Venerdì 1 Gennaio 2016, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio, 13:54
Celebrazioni di Capodanno annullate a Rochester, nello Stato di New York, dove Emanuel Lutchman, 25 anni, sostenitore dello Stato Islamico, è stato arrestato mercoledì per aver pianificato un attacco durante i festeggiamenti per la fine dell'anno. Lo ha reso noto il ministero della Giustizia americano citando il rapporto dell'agente dell'Fbi incaricato delle indagini sulla vicenda, Adam S. Cohen, secondo cui Lutchman progettava di compiere un attentato contro un ristorante di Rochester nella notte di Capodanno. In città i giochi pirotecnici sono stati annullati, consentendo alla polizia di pattugliare l'area e di non concentrarsi sulle celebrazioni pubbliche. 

Secondo l'Fbi, Lutchman era in contatto con un membro dell'organizzazione terroristica in Siria che lo incitava a uccidere i non musulmani. «Capodanno è vicino. Fai qualche operazione e uccidi qualche infedele» scriveva il jihadista dal Califfato all'uomo. Già a novembre Lutchman aveva espresso il suo sostegno al gruppo terroristico e il suo desiderio di viaggiare per unirsi all'Isis. Poi, all'inizio di questo mese, era entrato in contatto con un “fratello” dello Stato Islamico che gli scriveva quanto fosse fortunato a vivere negli Usa e, dunque, avere la possibilità di compiere attacchi terroristici. Un altro tassello sull'affiliazione di Lutchman è stato aggiunto la scorsa settimana quando, dopo aver giurato fedeltà all'Isis attraverso una registrazione, si è diretto in un Walmart per acquistare il materiale necessario per sferrare l'attacco.

Ma l'Fbi già da tempo era alle sue costole e mercoledì ha fermato il suo folle piano: il giovane è stato incriminato per complicità con l'Isis e rischia 20 anni di carcere e una multa fino a 250mila dollari per aver tentato di fornire un appoggio-chiave al gruppo jihadista. Nella nota, il Federal Bureau of Investigation ribadisce la propria «preoccupazione nei confronti di coloro che dall'estero si servono di Internet per indurre individui presenti negli Stati Uniti a commettere atti di violenza proprio là dove vivono».
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