Poco dopo ha conosciuto la nuova compagna di 31 anni, attualmente incinta. Lo scorso 3 dicembre la donna ha interrotto la relazione, il giorno dopo ha denunciato Palmisano per stalking e ha raccontato agli agenti di subire violenze fisiche da anni. Ieri l'uomo si è presentato alla fermata dell'autobus in viale Tibaldi all'esterno dell'ufficio della donna e ha picchiato contro il finestrino del mezzo con una pistola. Con lui c'era anche il figlio di 14 anni avuto dalla precedente moglie. Gli agenti lo hanno bloccato poco dopo in zona Baggio, dove abita. L'arma non è stata trovata ma anche il figlio ha confermato che il padre era armato. Gli investigatori descrivono il 41enne come «un soggetto particolarmente violento e pericoloso».
La suocera di Palmisano si chiamava Fabiana Claudia Benedetti, aveva 50 anni. Gli investigatori la trovarono nel suo letto nell'appartamento in via Lomazzo dove la figlia e il genero si erano trasferiti a seguito di problemi economici. Le indagini hanno rivelato che la donna ha subìto per anni le violenze e le angherie di Palmisano, successivamente condannato per omicidio doloso (e non volontario come comunicato erroneamente in un primo momento). Nel 'curriculum' del 41enne ci sono anche lesioni personali, minacce, stupefacenti, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L'aggressione per cui ieri è stato arrestato di nuovo è avvenuta in viale Tibaldi all'altezza della fermata dell'autobus 90. Erano circa le 20, orario in cui la sua ex compagna esce dall'ufficio per tornare a casa.
Alla scenata, con tanto di minaccia impugnando la pistola, hanno assistito molti testimoni, passanti e passeggeri a bordo del mezzo.
Dopo aver offeso la donna, tra l'altro incinta proprio di Palmisano, il 41enne si è scagliato contro il finestrino salvo poi scappare via e tornare a casa nel quartiere Baggio.
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