Firenze, pedonalizzazione piazza Duomo voluta da Renzi: procura indaga per abuso d'ufficio

Firenze, pedonalizzazione piazza Duomo voluta da Renzi: procura indaga per abuso d'ufficio
2 Minuti di Lettura
Domenica 2 Novembre 2014, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 15:51
La procura della Repubblica di Firenze, seguendo la strada già intrapresa dalla Corte dei Conti che sta indagando per danno erariale, ha aperto un'inchiesta sulle procedure - ovvero sui tempi e sui modi - che portarono alla pedonalizzazione completa di piazza del Duomo a Firenze, avvenuta il 25 ottobre 2010. Lo riferisce oggi La Nazione. La procura ipotizzerebbe il reato di abuso d'ufficio. Al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati.



La pedonalizzazione di piazza del Duomo fu annunciata il 21 settembre 2009 dall'allora sindaco di Firenze Matteo Renzi: «Sono lieto di annunciare - disse - che è intenzione dell'amministrazione comunale procedere alla pedonalizzazione totale di Piazza Duomo, a partire dal prossimo 25 ottobre». Tempi molto stretti. Destinatari dell'ordine di servizio del Comune, ricorda La Nazione, furono principalmente la Firenze Parcheggi e la Sas, cui spettava di organizzare l'intero sistema della pedonalizzazione.



Ma proprio per la ristrettezza dei tempi, il Comune varò un'ordinanza di somma urgenza per bypassare le procedure e dare alle due società la possibilità di fare il tutto nei tempi annunciati dal sindaco. La Firenze Parcheggi e la Sas poterono così esternalizzare alcuni servizi e alcuni lavori per rispettare la fatidica data del 25 ottobre.



Su questo passaggio starebbero indagando la Corte dei Conti e la procura: le due società, ricostruisce La Nazione, non avrebbero potuto esternalizzare alcunchè perchè quell'ordinanza non aveva titolo per essere emessa.
La Corte dei Conti ipotizza il danno erariale, perchè il pubblico avrebbe pagato il privato quando non avrebbe potuto e dovuto farlo; la procura da parte sua indaga per abuso d'ufficio. Nei giorni scorsi, la guardia di finanza, nel massimo riserbo, si sarebbe presentata negli uffici della Direzione mobilità e infrastrutture di Palazzo Vecchio, sede del Comune, per acquisire documenti relativi a quella procedura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA