Lo scorso 28 febbraio, a Roma, la gabbia è stata piazzata all'Esquilino, in piazza Vittorio, per separare la manifestazione dei centro sociali dal corteo di Casapound. Ma è stato solo materiale per i fotografi e per i residenti impauriti, nessuno scontro né tafferugli, quel giorno. Zero contatti.
Al contrario di quanto accadde a Genova nel 2001: le gabbie non arginarono la violenza degli uomini vestiti di nero a caccia di simboli da bruciare. E adesso tocca a Milano, nel giorno dell'Expo, l'immagine di una città in gabbia.
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