Lo scrive la Cassazione segnalando uno degli errori «metodologici» commessi dal gup. I supremi giudici hanno accolto il punto di vista della Procura di Pisa, dei familiari della Ragusa - difesi dall'avvocato Enrico Maria Gallinaro - e del legale dell'associazione 'Penelopè, Nicodemo Gentile, che hanno sottolineato come le dichiarazioni dei testi Gozi, Gombi e Piampiani non sono state messe dal gup in relazione con «tutto il resto del materiale investigativo che, invece, veniva trattato in modo sbrigativo e incompleto» nella sentenza di proscioglimento.
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