Salvini e lo scontro sull'ecotassa per l'auto: «Rivedere il Contratto, cambiati i rapporti di forza»
Se Salvini finora era stato tiepido, se non sferzante con alcuni di loro (cioè con Vincenzo Boccia) e la sua esigenza di equilibrio con i 5 stelle lo rendeva evasivo sulle infrastrutture e silenzioso sul Decreto Dignità, ora la strategia è cambiata. E l'uno due, da parte di Salvini, somiglia a una tenaglia a danno di M5S: c'è la lama che viene dal basso, cioè dal «bagno di popolo» in piazza, e quella che viene dall'alto, cioè la nuova tessitura con il cosiddetto partito del Pil agli occhi del quale il Contratto è una palude da cui liberarsi. E subito, la svolta del vicepremier nei confronti dei ceti produttivi ha trovato il plauso del governatore leghista Zaia: «Bel segnale da parte di Salvini».
Intanto il palco a Piazza del Popolo è già pronto, con il tricolore e la scritta: «Italia rialza la testa». Anche rispetto alle politiche grilline. E se le manifestazioni sono spesso sterili sfogatoi, stavolta l'uso che ne fa Salvini vale quanto una super-verifica di governo e come un avvertimento che nulla più sarà come prima.
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