Nelle altre consultazioni bastava l’iscrizione all’Aire o la presentazione di una domanda negli uffici elettorali di residenza, ma sinora non sono state date direttive sul voto del 26 maggio tranne indicare la scadenza del 7 marzo, circa ottanta giorni prima del voto, come data ultima per presentare la domanda.
Ma a chi? Gli uffici elettorali del Comune di Roma non ne sanno nulla. I settecentomila italiani che sono nel Regno Unito non sanno ancora se potranno votare come nelle scorse consultazioni o dovranno recarsi al Consolato. Non meglio va per chi studia o lavora in altri paesi dove i consolati dovrebbero ricevere gli elenchi dagli uffici elettorali dei comuni che però brancolano nel buio aspettando indicazioni dal ministero dell’Interno di Matteo Salvini.
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