Ruberti: «Il Castello di Santa Severa fulcro del turismo, ma da solo non basta»

Un'immagine notturna dello splendido Castello di Santa Severa (Foto Giobbi)
di Andrea Benedetti Michelamngeli
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Mercoledì 12 Agosto 2020, 12:32
«Il Castello di Santa Severa è un grande attrattore di iniziative, di visite, di cultura. In quest'ultimo anno c'è stato un salto di qualità evidente. Ma per sviluppare il turismo a Nord di Roma e nell'Alto Lazio, un territorio con potenzialità enormi, c'è bisogno che i comuni operino in sinergia, che migliorino la ricettività e i servizi e agiscano insieme ai privati per arricchire la quantità e la qualità dell'offerta». A lanciare il sasso nello stagno è Albino Ruberti, capo di gabinetto del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti, sempre molto presente nel rilancio dell'antico, splendido maniero che si affaccia sul mare. E a suon di manifestazioni ospitate nelle piazze, nei viali e nel borgo, oggi il Castello è sicuramente un punto di riferimento culturale per tutta la regione. A certificarlo, il buon riscontro di pubblico di Sere d'estate, la rassegna curata da Caffeina festival e i numeri dell'ostello per giovani realizzato proprio in un'ala del monumento, che nonostante l'emergenza Covid a luglio ha fatto registrare un aumento di presenze del 10% rispetto allo stesso periodo del 2019.
SVILUPPARE L'ACCOGLIENZA
Ma il Castello da solo non basta. «La mia - premette Ruberti - non è assolutamente una critica. Piuttosto è un invito ai sindaci a unirsi per progettare il futuro di questo territorio e agire di conseguenza. Parlo di Santa Marinella, naturalmente, che il maniero ce l'ha sul suo territorio. Il Comune è in dissesto, lo so, e non ha potuto fare molto in questi anni. Ma ora sta uscendo dal default e spero che nel 2021 possa dare maggiore impulso alle politiche verso il monumento». In realtà, più volte in passato il sindaco Pietro Tidei ha lamentato una certa esclusività della Regione nella gestione del Castello, ma il capo di gabinetto di Zingaretti spegne sul nascere la polemica. «Innanzitutto - dice - vorrei ricordare che senza l'intervento della Regione, il Castello non sarebbe rinato. In ogni caso al Comune abbiamo ceduto servizi e spazi nelle pertinenze del maniero e lo abbiamo sostenuto con contributi in diversi settori». Tra i finanziamenti giunti alla Perla, il milione per la difesa della costa, i 900 mila euro per la sistemazione delle scuole e altri 400 mila per interventi sulle strade. «E comunque - riprende Ruberti - il mio invito è rivolto a tutti i comuni, non soltanto a Santa Marinella». E spiega quale, a suo giudizio, dovrebbe essere la filosofia a muovere il territorio. «Dal punto di vista culturale, paesaggistico, ambientale, enogastronomico - afferma - sul litorale nord di Roma e anche nell'entroterra c'è una grande ricchezza. Occorre perciò lavorare anche sui grandi bacini di Roma e del porto di Civitavecchia, con i suoi milioni di crocieristi, per far sì che parte del turismo si riversi in questa zona. Con il prossimo completamento della trasversale per Orte, in prospettiva si possono fare ragionamenti anche con Viterbo e tutta la Tuscia. Però, ripeto, per alimentare questo progetto, c'è bisogno, anche in collaborazione con i privati, di alzare l'offerta ricettiva e dei servizi. L'apertura di un punto di prodotti tipici all'interno del Castello, con 19 aziende locali che vi partecipano, va in questa direzione. Noi come Regione abbiamo fatto e continueremo a fare la nostra parte, ma serve anche l'impegno dei comuni».
VISITATORI DI NICCHIA
La dimostrazione di tale filosofia, secondo Ruberti, è la sinergia che ha portato Cerveteri, Santa Marinella, Allumiere e Tolfa a unirsi e ottenere il riconoscimento di Città dell'anno 2020 del Lazio, titolo poi prorogato al 2021 vista l'emergenza Covid. «Ecco - sottolinea il capo di gabinetto di Zingaretti - questo è un esempio virtuoso, sul quale costruire. Penso anche alla destagionalizzazione per attrarre visitatori, altra opportunità da cogliere. Specie dopo il Covid, il cosiddetto turismo lento (Tolfa, non a caso, è entrata nel circuito Cittàslow international, unico comune certificato in provincia di Roma, ndr) è in notevole espansione e va coltivato. Gli appassionati di trekking, mountain bike, equitazione in queste zone possono trovare molte opportunità che andrebbero sfruttate. Credo che ragionare in sinergia, potenziando le strutture ricettive e i servizi e puntando sui visitatori di nicchia, sia l'unico modo per creare un turismo duraturo e in grado di competere con quello delle altre regioni».
 
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