Estorsione e usura con metodo mafioso ai piccoli imprenditori: quattro arresti tra Treviso e Vicenza, sequestrato un immobile a Mazzorbetto

Estorsione e usura con metodo mafioso ai piccoli imprenditori
di Nicola Munaro
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Martedì 18 Gennaio 2022, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 08:09

I carabinieri di Padova e la guardia di finanza di Mirano stanno conducendo questa mattina 4 arresti di persone residenti nelle province di Treviso e Vicenza, oltre al sequestro di un immobile sull'isola di Mazzorbetto, nella parte nord della laguna di Venezia. L'accusa è di usura ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Altre 7 persone sono state perquisite questa mattina. L'operazione di questa mattina ha visto tre persone portate in carcere e una ai domiciliari, sono tutte indagate a piede libero.

Il filone d'indagine è una costola dell'operazione Camaleonte che aveva decapitato il clan Bolognino, dedito tra le province di Padova, Treviso e Venezia a riciclare con false fatture i soldi della 'ndrangheta, oltre che episodi di usura ed estorsione nei confronti di piccoli imprenditori.

Gli arrestati, i nomi

In carcere padre e figlio: Bernardo Cuman e Giulio Cuman, il primo architetto 69enne di Schiavon (Vicenza), il secondo 42enne di Schiavon (Vicenza). Ai domiciliari è finito un imprenditore edile kosovaro di 44 anni residente a Trevignano (Treviso), Ilir Shala.

Tra gli arrestati anche Antonio Genesio Mangone, 57enne di Cariati (Cs), già in carcere per scontare una condanna a 16 anni legata ai fatti del clan Bolognino.

A lui è stata notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari di Venezia.

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