VENEZIA - Valeria Sandei, veneziana, è stata nominata dalla rivista “Forbes”, nel 2021, tra le 100 donne più influenti al mondo. Studi classici a Venezia, al liceo Marco Polo. Una laurea in Economia dei mercati finanziari alla Bocconi. La passione per la musica classica, che ancora l’accompagna. Dopo un tirocinio nelle banche d’affari, sbarca nel mondo della tecnologia. E’ sposata, ha due figlie e vive tra Italia e Brasile. Si occupa di tecnologie “AI di speech & text recognition”, applicate al “digital change” di aziende private e amministrazioni pubbliche. Un mondo affascinante e proiettato tutto verso il futuro. Ieri è tornata in laguna per partecipare, insieme a numerosi esperti del settore, al dibattito “#Il futuro dell’IA: dalla formazione all’impresa”, (dove IA sta per Intelligenza Artificiale) nell’aula magna Guido Cazzavillan dell’Università Ca’ Foscari, promosso dall’Intergruppo Parlamentare Intelligenza Artificiale e da Fortune Italia.
Valeria Sandei è alla ricerca di nuove competenze il cui comune denominatore è: l’amore per l’intelligenza artificiale e la comprensione di cosa sia l’intelligenza artificiale. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) ho lanciato – conclude - la campagna per l’assunzione di 100 profili in azienda, vogliamo essere in grado di attrarre talenti che abbiano voglia di cimentarsi con queste materie nelle città in cui vivono per contribuire al nostro sogno. L’elemento chiave è che l’innovazione nasce dalla capacità di capire come alcune tecnologie possono trasformare determinati contesti. Importante come sin dalla scuola, e poi nel mondo dell’università, i ragazzi comprendano non soltanto l’aspetto tecnico ed umanistico ma l’unione di queste conoscenze per essere pronti a comprendere i valori che la tecnologia può portare».
«L’intelligenza artificiale – racconta Valeria Sandei - è un vasto insieme di diverse tecnologie che in maniera molto semplificata consentono di replicare l’intelligenza umana, il modo di comprendere, percepire o agire che ha la mente umana.
Valeria Sandei è alla guida di Almawave società italiana quotata all’Euronext Growth Milan e leader nell’intelligenza artificiale, nell’analisi del linguaggio naturale, scritto e parlato in oltre 30 lingue, e nei servizi Big Data. Il futuro della scienza passa anche per Venezia. «Venezia – aggiunge - è una città unica e che amo moltissimo. Ha un enorme opportunità sul fronte del turismo. Oggi l’uso dell’IA e dei Big Data consentono di avere una comprensione delle dinamiche che asseriscono il mondo del turismo. E’ possibile svolgere quella che viene chiamata “location intelligence” e correlare tutte le dinamiche e flussi del turismo a quello che avviene puntualmente nei diversi contesti della città. Capire quali sono le opinioni, l’emozionalità e il “sentiment” dei clienti su tutti gli aspetti della propria esperienza negli ambiti dell’accoglienza, della ristorazione e del museale. Questa visione a 360 gradi consentirà all’amministrazione, a mio parere, di prendere decisioni sempre migliori e sempre più aderenti alle aspettative dei visitatori».
Porsi nello scenario internazionale significa anche essere portatori di innovazione tecnologica. Algoritmi per l’interpretazione dei Big Data, costruzione di soluzioni che rispondano in maniera puntuale a esigenze operative a diversi settori di business. «L’intelligenza artificiale – aggiunge - è un nuovo strumento nelle nostre mani per modellare tanti ambiti della nostra vita quotidiana. L’interazione di un cittadino con la pubblica amministrazione, la fruizione dei documenti all’interno di una azienda, l’accesso all’istruzione, la fruizione della cultura, la comprensione del turismo e della sostenibilità sul territorio da parte delle istituzioni, l’impatto del Pnrr sul nostro territorio, tutto questo grazie ai Big Data può essere fonte d’ispirazione e tramite apposite tecnologie può essere fruito e fatto dall’Italia.
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