Russia, Putin aumenta gli attacchi ibridi (anche ai voli di linea) da Kaliningrad. E la Ue propone una nuova base strategica sul Mar Nero

La proposta della Commissione Ue dell'alto rappresentante Kaja Kallas per incrementare la sicurezza marittima

Mar Nero, la nuova base Ue contro le minacce russe. E Putin aumenta gli attacchi ibridi (anche ai voli di linea) da Kaliningrad
di S.Pie
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mercoledì 28 maggio 2025, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 17:35

L'Ue vuole difendere il Mar Nero dalle mire di Putin. Nell'ambito della strategia Ue - con un capitolo dedicato espressamente alla «sicurezza marittima», sarà istituito «un polo per la sicurezza marittima nel Mar Nero». Lo si legge nella proposta della Commissione e dell'alto rappresentante. «La sicurezza marittima nel Mar Nero è essenziale per tutti i settori di cooperazione nella regione, compresi l'economia blu, la pesca e le attività marittime, che non possono essere dissociati gli uni dagli altri», si precisa. «L'Hub potrà anche monitorare un eventuale accordi di pace tra Ucraina e Russia», dichiara l'alto rappresentante Kaja Kallas

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L'obiettivo dell'Hub sul Mar Nero

L'Hub intende rafforzare «la nostra risposta alle minacce, migliorare le infrastrutture di trasporto per migliorare la mobilità militare in modo che le truppe e gli equipaggiamenti, anche Nato, possano essere dove servono, quando servono. Serve potenziare il nostro lavoro per contrastare le minacce ibride, di cui la regione è un obiettivo primario», ha detto Kallas. La strategia per il Mar Nero è la nuova visione dell'Ue per una maggiore sicurezza e stabilità e intende sbloccare il potenziale della regione in termini di connettività e crescita, collegando l'Europa al Caucaso meridionale, all'Asia centrale e oltre. «La regione è fondamentale per la sicurezza europea e mondiale, il commercio internazionale, l'energia e la sicurezza alimentare», si legge nella proposta.

Gli ultimi attacchi ibridi di Putin

Secondo quanto riportano analisti Osint che si occupano di tracciare i disturbi elettronici sull'area del Mar Baltico e del Mar Nero «I jammer di Kaliningrad e San Pietroburgo (e non solo?) avrebbero aumentato significativamente la loro portata. L'area intorno al Mar Baltico attualmente interessata da guerra elettronica diretta contro i ricevitori GNSS/GPS è enorme, più estesa di prima», scrive il profilo Auonsonn su BluSkye, esperto delle attività del Baltic Jammer russo. 

I believe the Kaliningrad and St Petersburg (and more?) spoof-jammers have increased their reach significantly. The area around Baltic Sea presently affected by electronic warfare directed at GNSS/GPS-receivers is enormous, larger than before. Bbl with a timelapse. Nb, this is reach at 10-30k ft.

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— auonsson (@auonsson.bsky.social) 27 maggio 2025 alle ore 23:11

«La mappa - spiega mostrando un'immagine ripresa da Airlplanes.live - contiene alcuni probabili falsi positivi, ma la maggior parte non lo sono. Le rotte SE-NO non sono false: si tratta di aerei di linea moderni il cui sistema di navigazione è guasto sul Mar Nero e non si ripristina fino a un reset a terra. Per un metodo dettagliato, vedere i post bloccati e i post sul metodo».

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La cooperazione con l'Ucraina

L'approccio strategico dell'Ue per la regione del Mar Nero rafforzerà la cooperazione con l'Ucraina, la Repubblica di Moldova, la Georgia, la Turchia, l'Armenia e l'Azerbaigian.

La strategia si compone di tre pilastri fondamentali: sicurezza, stabilità e resilienza; crescita sostenibile e prosperità; protezione dell'ambiente, resilienza ai cambiamenti climatici e protezione civile. Tra le priorità figura l'agenda economica, con «il rilancio del commercio, sbloccare la connettività digitale e energetica dei trasporti» nonché «promuovere lo sviluppo integrato, sfruttando l'economia blu, l'agricoltura e le energie rinnovabili, stimolando l'innovazione e la crescita basata sulla conoscenza». Per la parte sulla sicurezza, l'attenzione sarà sul «condurre operazioni di sminamento e garantire la sicurezza marittima», compreso «garantire la mobilità militare e le infrastrutture a duplice uso». «L'hub - ha aggiunto Kallas - aiuterà la creazione di un sistema di allerta precoce nel mar Nero. Migliorerà la consapevolezza della situazione in tempo reale e contribuirà a proteggere infrastrutture critiche come piattaforme offshore e cavi sottomarini». 

 
 
 

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