Austria, via al governo semitecnico: lunedì la fiducia ma Kurz resterà al suo posto

Austria, via al governo semitecnico: lunedì la fiducia ma Kurz resterà al suo posto
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Martedì 21 Maggio 2019, 23:35 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 10:30

Via al rimpasto nel governo austriaco  dopo lo scandalo che ha colpito il Fpoe e portato il cancelliere Kurz a cacciare i ministri del partito dell'ultradestra. L' Austria si affida ora ad un governo semi tecnico. Dopo che il leader Hans Cristian Strache del Fpoe è rimasto inchiodato dall'Ibiza-gate,  ieri Kurz  ha sostituito i ministri con dei super esperti: persone di chiara fama, «la cui esperienza - ha spiegato il cancelliere - va oltre qualsiasi legame di partito per governare la transizione fino al voto». Super esperti imparziali, ma fino a un certo punto: sono stati scelti, ha detto lo stesso Kurz, con l'accordo dei partiti, quello socialdemocratico in particolare, che dovrebbero assicurargli i voti necessari per bocciare la mozione di sfiducia contro il governo, che perde il "falco" dell'Fpoe Kickl ma non il ministro degli Esteri, Karin Kneissl, considerata vicina ma non organica all'ultradestra austriaca. La mozione di sfiducia al governo presentata dal partito 'Jetzt' sarà votata in Parlamento lunedì. L'opposizione pretendeva di votarla subito, ma il presidente della Camera, il popolare Wolfgang Sobotka, ha preso tempo per consentire ai partiti di «affrontare le elezioni europee» di domenica. Tuttavia, Kurz dovrebbe superare la prova della sfiducia: il presidente Van der Bellen vuole che guidi un governo ad interim che «non durerà per sempre», fino alle elezioni di settembre, «per riguadagnare la fiducia dei cittadini». «Non ho un piano B», ha assicurato il capo dello Stato, benedicendo il governo con i ministri tecnici, chiedendo alle forze politiche «un passo indietro» e lasciando intendere che, anche nell'ipotesi in cui la mozione di sfiducia passasse alla Camera, conferirebbe comunque un reincarico a Kurz: sarebbe il primo governo di minoranza della storia in Austria. Il giovanissimo leader dei Popolari si sente già in campagna elettorale e propugna un'idea di stabilità per il Paese che nel futuro non passerà per un accordo con i socialdemocratici, con cui non si è mai amato. Bisognerà attendere le urne a settembre, ma alcuni osservatori a Vienna sostengono che dopo il voto un accordo con l'ultradestra dell'Fpoe potrebbe essere riproponibile. Non è un caso che i Freitlichen prima abbiano annunciato di votare a favore della mozione di sfiducia facendo subito dopo marcia indietro per prendere tempo. Intanto continua il giallo sul video di Ibiza, una storiaccia di corruzione che non piace affatto al capo dello Stato. «Mi scuso per l'immagine che abbiamo dato, noi non siamo così, l' Austria non è così», ha detto Van der Bellen al tg della sera. E se Heinz Christian Strache promette sui social che troverà chi «c'è dietro questi video criminali e queste campagne sporche» assicurando che dimostrerà la sua innocenza e la magistratura austriaca indaga, dalla Germania il presidente del Bundestag Schaueble non ha dubbi: una cosa del genere non può che essere opera dei servizi segreti.

«Mi scuso per l'immagine che abbiamo dato, noi non siamo così, l' Austria non è così»: ha esordito con queste parole il presidente della repubblica austriaca Alexander Van der Bellen in un discorso alla nazione prima del telegiornale della sera. «Tutti noi dobbiamo cercare di essere un esempio» ha proseguito. «Dobbiamo riparare l'immagine dell' Austria, riguadagnare la fiducia perduta», ha continuato il presidente in riferimento alla vicenda del video di Ibiza che ha incastrato il vice-cancelliere del Fpoe Heinz-Christian Strache. Il presidente ha poi fatto un appello alle forze politiche a non gettarsi subito nella campagna elettorale: «pensate a quello che voi potete per l'Austria» per recuperare la fiducia internazionale. Poi si è rivolto ai concittadini: «austriaci, non allontanatevi dalla politica» e andate comunque a votare, ha concluso il presidente.

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