Il dress-code delle vigilesse: biancheria intima «sobria», acconciature discrete e collant anche d'estate

Il dress-code delle vigilesse: biancheria intima «sobria», acconciature discrete e collant anche d'estate
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Mercoledì 4 Settembre 2019, 16:40
Niente acconciature bizzarre, banchieria intima «sobria e discreta» di colore neutro, nessun taglio o colore di capelli estroso, niente gambe scoperte e collant anche in estate. Le agenti della polizia locale del Comune di Cittadella (in provincia di Padova) devono rispettare il “dress-code” nei minimi dettagli. Lo conferma il Tar che ha respinto la richiesta di annullamento del regolamento di polizia locale.
Il Tribunale amministrativo del Veneto ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall'ex dirigente della polizia locale, Antonio Paolocci, nei confronti dei nuovi vertici del corpo, relativo alle disposizioni sul modo di vestire delle vigilesse. Divieto assoluto di tinte ma anche di tagli definiti “bizzarri”. E niente da fare anche per i capelli lunghi: dovranno essere raccolti con trecce o code. Va bene, invece, l’uso del rossetto: ma senza esagerare e purché non sia troppo appariscente. Occhiali sì, ma non troppo eleganti: solo modelli classici. Restrizioni anche per quanto riguarda gli anelli: si potranno indossare solo quelli nuziali, tutti gli altri dovranno essere eliminati quando si lavora. Vietati per questioni di sicurezza, così come gli orecchini troppo lunghi o gli orologi troppo grandi.

Il documento, adottato a giugno dall'amministrazione comunale, imponeva anche l'obbligo dei collant in estate. Le nuove disposizioni non riguardano solo l'outfit del personale, ma pongono le basi anche per un nuovo bando di concorso per la scelta del nuovo comandante, dal momento che il dirigente attuale scade il prossimo anno.
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