«Anche se corretto - spiega Gianluigi Mondaini, presidente del corso di laurea di Ingegneria Edile-Architettura dell'Univpm - il progetto è di basso cabotaggio. Sicuramente per il problema economico, non guarda molto in alto. Tutte le piazze storiche del centro di Barcellona, da Placa Reial a Placa de Catalunya, sono state ripensate con una progettazione più attenta alla contemporaneità che ha messo sullo stesso piano il presente e il passato. Nei giardini del Lussemburgo a Parigi, poi, le sedie non sono ancorate a terra e ciò crea dinamismo. Un carattere della contemporaneità è proprio il dinamismo rispetto alla rigidezza della panchina fissa ottocentesca».
Per il docente Fausto Pugnaloni «bisogna lavorare sull'esistente e riprogettare i tre chioschi per far sì che le persone si fermino a bere qualcosa nella piazza, la gente non starà certo seduta sotto la statua di Cavour. Basta anche poco per riqualificare uno spazio, per esempio il verde poteva essere utilizzato per creare dinamismo. In altri paesi del mondo, a seconda delle stagioni cambiano i colori di piante e fiori».