Scempio sul litorale di Fondi: una discarica immensa e carcasse di animali

Il litorale di Fondi ridotto una discarica
di Barbara Savodini
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Venerdì 7 Febbraio 2020, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 10:30
Pesca, allevamento e agricoltura: questi tre settori saranno pure il motore dell'economia ma sono anche una delle principali cause dell'inquinamento ambientale a Fondi e, in generale, nel sud pontino.

La cartina al tornasole di quanta poca attenzione venga riservata al territorio da parte di questa categoria imprenditoriale è ancora una volta il canale Pedemontano che, dopo aver costeggiato allevamenti, campi coltivati e serre, sfocia in mare al confine tra i comuni di Fondi e Sperlonga.

Quest'anno, come purtroppo già accaduto in passato dopo abbondanti piogge e mareggiate, il bilancio è inquietante.

La foce del fiume, che raccoglie in parte i rifiuti trascinati dal corso d'acqua e in parte gli scarti della risacca marina, è ridotto una discarica.

Un déjà vu rispetto a quanto accaduto nel gennaio del 2019 quando, alla fine, diversi operatori balneari e alcune associazioni del territorio decisero di rimboccarsi le maniche per ripulire il grosso.

Piuttosto semplice individuare responsabili e complici: reti da pesca, taniche, pezzi di strutture agricole e carcasse animali costituiscono infatti lo strato più consistente dell'enorme distesa di rifiuti.

L'aspetto più strano e inquietante di questo enorme scempio ambientale sono forse proprio i corpi di ovini e caprini disseminati in quantità a pochi metri dal mare.

Gli animali esanimi sono stati chiusi in dei sacconi neri e poi, probabilmente, gettati nel canale finendo proprio alla foce del Pedemontano.

Alcuni esemplari sono già in mare e saranno a breve preda di animali acquatici che, è assai prevedibile, li mangeranno ingoiando frammenti di buste nere.

Tanta, tantissima plastica, insomma, ma anche un potenziale rischio igienico sanitario.

Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia Locale di Fondi hanno effettuato dei controlli con il lettore di microchip dato che sulla battigia, ridotta in questi giorni un cimitero di animali, è stata ritrovata anche la carcassa di un cane.
Rintracciato il proprietario che ha giurato di aver seppellito l'animale dopo il decesso. Mistero, invece, su come e perché pecore e capre siano finite in massa nel canale, ben chiuse in grossi sacconi neri.
Quanto alla restante mole di rifiuti la situazione è abbastanza chiara: mancato rispetto delle regole e tanta, tantissima, inciviltà.
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