Viaggi in moto per i ragazzi disabili con No Barriers, l'associazione di volontari che «abbatte gli stereotipi»

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Mercoledì 17 Agosto 2022, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 02:59

Quattro moto, quattro piloti - di cui una donna -, quattro passeggeri - ognuno con un diverso tipo di disabilità, tanti chilometri, partenza da Milano e destinazione in Toscana a Bucine, questo è No Barriers. Un’associazione di volontari nata con uno scopo preciso, come si spiega uno dei fondatori, Ernest Pozzali: «Condividere con altri la nostra passione per le moto. Far cadere alcune barriere, alcuni stereotipi. Da un lato dimostrare che un ragazzo con disabilità può affrontare un viaggio in moto e dall’altro fargli acquisire una forma di autonomia maggiore rispetto a quella che vive nella sua quotidianità».

Grazie alla partnership con altre strutture e associazioni vengono individuati i passeggeri ideali. Prima si organizza una giornata di prova, anche con ragazzi che non sono mai saliti in moto, per creare un’intesa tra piloti e passeggeri e capire le prime reazioni al mondo delle due ruote. In seguito, «una volta assodato, sia noi che loro, che la cosa è fattibile - spiega Pozzali -, realizziamo questi weekend lunghi per far vivere a questi ragazzi e ragazze l’emozione di un vero giro in moto».

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Non solo strade e curve, durante la tre giorni senza barriere si organizzano incontri con altre associazioni, spettacoli e attività ricreative per tutti i partecipanti. Cecilia Galvani ha preso parte all’ultima iniziativa di No Barriers e ci racconta con entusiasmo: «Quando sei sulla moto dimentichi tutto. Per me è una vittoria, perché sei lì, seduta in sella, a pensare a niente, ad essere trasportata dal vento. È stato fenomenale. Come metto il casco e salgo sulla moto so chi sono, sono io, una guerriera che non si ferma davanti a niente».

di Davie Arcuri

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