Inquinamento, Italia al secondo posto per numero di morti in Europa

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Venerdì 24 Novembre 2023, 14:41

Il rapporto dell'Agenzia Europea dell'Ambiente rivela che nel 2021 in Italia si sono registrati 46.800 decessi causati dalle PM2,5 (particolato fine), con 5100 vittime per l'esposizione all'ozono e 11.300 per l'esposizione al biossido di azoto. Riguardo alle morti causate dalle polveri sottili, l'Italia si classifica al secondo posto in Europa, preceduta dalla Germania e seguita dalla Polonia. Le concentrazioni più elevate di PM2,5 sono state osservate nei Paesi del sud-est europeo, mentre gli impatti relativi più bassi si sono verificati nei Paesi del nord e nord-ovest europeo. Per il biossido di azoto, l'Italia è tra i Paesi con i numeri assoluti più alti di decessi attribuibili nel 2021, insieme a Turchia e Germania. L'Italia guida la classifica delle morti per esposizione a breve termine all'ozono, seguita da Germania e Turchia, con Norvegia, Islanda, Irlanda, Finlandia e Svezia tra i Paesi con impatti relativi più bassi.

Inquinamento, 253 mila morti in Europa

«I dati pubblicati oggi dall’Aea ci ricordano che nell’Ue l’inquinamento atmosferico rimane il principale problema per la salute legato all’ambiente. La buona notizia è che la politica in materia di aria pulita funziona e la nostra qualita dell’aria sta migliorando». Così il Commissario europeo per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevicius, in merito ai dati diffusi dall’Agenzia europea dell’ambiente. «Dobbiamo però fare di più - aggiunge - e ridurre ulteriormente i livelli di inquinamento ambientale. Per questo l’UE deve adottare e attuare rapidamente la proposta di revisione della direttiva sulla qualità dell’aria che mira ad allineare maggiormente le norme dell’Ue alle raccomandazioni dell’Oms». L’inquinamento atmosferico da polveri sottili ha causato la morte di 253.000 persone nell’Unione Europea nel 2021. È quanto emerge da un rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (Aea) pubblicato oggi. Il documento analizza i danni alla salute umana causati dai tre principali inquinanti atmosferici: particolato fine, biossido di azoto e ozono. L’inquinamento da biossido di azoto ha provocato 52mila morti mentre sono 20mila i decessi attribuibili all’esposizione a breve termine all’ozono. Oltre a causare problemi di salute, l’inquinamento atmosferico comporta costi significativi per i sistemi sanitari. Le concentrazioni raccomandate dall’Oms sono stabilite in base al livello di inquinamento al di sopra del quale esiste una chiara evidenza di effetti negativi sulla salute.

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