Garlasco, Sempio: «Sono preoccupato per i miei genitori». Il messaggio misterioso dell'amico suicida

Verrà completata la nuova ricostruzione della scena del crimine

Garlasco, Sempio: «Sono preoccupato per i miei genitori». Il messaggio misterioso dell'amico suicida
di C. Gu.
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mercoledì 11 giugno 2025, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 12 giugno, 08:42

MILANO La sua ansia è soprattutto per ciò che stanno vivendo la madre e il padre. All'imbocco di via Canova, dove abitano, il sindaco di Garlasco ha messo le transenne e loro escono il minimo indispensabile. «Non sono preoccupato per l'inchiesta, ma per i miei genitori», afferma Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia per l'omicidio di Chiara Poggi.

L'ALIBI

La vita del trentasettenne, racconta il suo avvocato Angela Taccia, prosegue in un alveo di apparente normalità: continua il suo lavoro in un negozio di telefonia, «resta lontano dalle telecamere e pratica yoga».

I genitori sono il suo alibi per la mattina del delitto, sono stati riascoltati dagli investigatori e il padre Giuseppe Sempio ribadisce: «La mattina del 13 agosto Andrea era a casa con me. Tornerà a vivere con noi e ci divideremo i dispiaceri. Mio figlio non avrà più la mente libera, la sua vita è un incubo e sarà così per molto tempo». Due giorni fa gli esperti del Ris sono tornati nella villetta di via Pascoli per una mappatura tridimensionale della scena del crimine, uno dei principali obiettivi dei pm è verificare se, quando è stata aggredita, Chiara si sia difesa o abbia reagito al suo assassino. La Procura, tramite due consulenze, attribuisce a Sempio il dna trovato sotto il margine ungueale della vittima e l'impronta del palmo di una mano destra lasciata sul muro delle scale che conducono alla cantina, dove è stato gettato il corpo. Gli approfondimenti potrebbero stabilire come è stata impressa, se con un appoggio alla parete affacciandosi dal margine del primo gradino o posizionandosi più in basso.

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I REPERTI

La nuova ricostruzione della scena del crimine verrà poi completata con ciò che emergerà dagli oggetti raccolti sulla scena del delitto, dal frammento insanguinato del tappetino del bagno della villetta ai resti mai analizzati ritrovati nella spazzatura di casa Poggi. Domani i periti della Scientifica ritireranno i reperti al centro dell'incidente probatorio che inizierà il 17 giugno, tra i quali uno scatolone con le circa sessanta fascette para-adesive utilizzate subito dopo l'omicidio dal Ris di Parma per isolare le impronte, i tamponi eseguiti sulla vittima e gli oggetti raccolti nella villetta di via Pascoli. Oltre al contenuto dei rifiuti mai presi in esame: la confezione di Estathè, un vasetto di fruttolo, i cereali, i biscotti e i cucchiaini. Chiara era intollerante al lattosio, quella confezione di formaggio alla frutta potrebbe essere stata la sua ultima colazione consumata insieme a chi l'ha uccisa. Certezze scientifiche da contrapporre a ipotesi definite «stravaganti» come le storie che ruotano attorno al Santuario della Bozzola e gli strani suicidi, tra cui quello di Michele Bertani l'amico di Sempio che prima di morire ha postato sui social uno scritto enigmatico che in questi giorni sarebbe stato decrittato. È la strofa di una canzone dei Club Dogo dietro cui si celerebbe la frase: «C'era una ragazza lì che sapeva».

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