«La mia pratica artistica è caratterizza da due estremi opposti ma congiunti» ha spiegato Milo Rau. «Uno di questi estremi rappresenta una mia certa “tendenza positiva”, che vorrei definire quasi “attivista”. È proprio quella di The Congo Tribunal, un progetto per il quale, partendo dalla rappresentazione della realtà della guerra civile in Congo e dalla creazione di qualcosa di nuovo, come un vero e proprio tribunale, abbiamo cercato di innescare un effetto reale.
L’altro estremo della mia anima artistica è invece rappresentato dai miei spettacoli, come The Repetition. Si tratta di opere più pessimiste forse - nonostante alla fine vi sia una giustizia poetica - nate per approfondire, attraverso il teatro, la questione del “male”. Da una parte, quindi, si va a fondo, dall’altra vi è il tentativo di cambiare qualcosa. Come diceva Gramsci: “Pessimismo dell’intelligenza, ottimismo della volontà”».
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