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Grillo ha anche spiegato che l'atto sarà fatto «in un tempo che consenta il dibatto parlamentare, ma celere per risolvere la questione» e ha ribadito che la proposta di legge verrà «in pochissimi giorni presentata dal Parlamento». Ovviamente, ha detto, «non manterremo l'obbligo come è oggi: vogliamo una obbligatorietà flessibile che consideri le diverse situazioni». Il ministro ha quindi affermato che «solo facendo una proposta di legge parlamentare possiamo fare un testo serio».
Infatti, ha concluso, la questione «non si deve trasformare in una lotta tra tifoserie e il dibattito è importante».
«La gran parte dei cittadini ha dubbi legittimi che non sono stati sciolti dalle istituzioni sui tempi di somministrazione dei vaccini, sul loro numero. Sono dubbi di chi si preoccupa del proprio bambino. Queste situazioni si risolvono solo con informazioni e con servizi vaccinali non ridotti allo stremo», ha evidenziato il ministro. «Purtroppo nella sanità si è investito sempre meno e questa situazione si risolverà facilmente cambiando rotta. Le posizioni più estreme riguardano una piccolissima fetta di popolazione e lo dimostra il tasso di adesione alle vaccinazioni».
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