Oxfam, 2 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso ai farmaci

Oxfam, 2 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso ai farmaci
di Federica Simone
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Giovedì 9 Maggio 2019, 17:49
Più di 2 miliardi di persone nel mondo non possono accedere ai farmaci di base, oltre 3 milioni di bambine e bambini nel 2017 sono morti prima di raggiungere i quindici anni di età per la mancanza di medicene e  vaccini. Sono i numeri dell'allarme lanciato da Oxfam e Action. 

Il problema non è solo il mancato accesso ai farmaci di una buona parte della popolazione mondiale, ma anche il costo. Secondo le stime della Banca Mondiale 800 milioni di persone ogni anno spendono almeno il 10% del bilancio familiare per spese sanitarie, mentre per circa 100 milioni di persone queste spese sono così elevate da farle cadere in una condizione di povertà estrema ogni anno.

L'impatto del prezzo dei farmaci è gravissimo nei Paesi in via di sviluppo. In Sud Africa, ad esempio, per patologie come il cancro al seno, perdono la vita 3 mila donne ogni anno, perché il costo del trattamento è troppo elevato per le casse dello Stato: circa 38 mila dollari per un ciclo di 12 mesi di Herceptin, cinque volte il reddito medio del paese.

Anche in Paesi come l'Italia il costo delle medicine rappresenta un impedimento per l'accesso dei cittadini alle cure. Si prenda l'esempio per il trattamento dell'Epatite C. A fronte di 1 milione e 600 mila casi cronici riscontrati nel 2016 in Italia, a inizio 2017 solo 70 mila casi erano stati trattati con i farmaci più efficaci introdotti nel 2013. Una situazione che ha costretto il nostro Paese a contrattare il prezzo dei farmaci con le aziende produttrici, per raggiungere un costo sostenibile per la casse pubbliche, che potesse garantire le cure ad un maggior numero di pazienti. Il costo effettivo, invece, rimane in molti casi stimato per le clausole di riservatezza introdotte nei contratti di acquisto dei farmaci. In Italia oggi 1.800 farmaci sono “secretati”: quasi il 60% di quelli ospedalieri o distribuiti dalle farmacie ospedaliere o private, inclusi i farmaci più innovativi per la lotta al cancro.

L’allarmed i Oxfam arriva in vista della discussione (tra il 20 e il 29 maggio), tra i paesi che compongono l’assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla proposta di risoluzione presentata dall’Italia, con l’obiettivo di migliorare l’accesso ai farmaci essenziali a livello globale. Una proposta che parte proprio dalla definizione di diverse regole di trasparenza che consentano agli Stati e ai cittadini, di raccogliere e analizzare i dati sui risultati degli studi clinici, sui brevetti, sui prezzi dei farmaci, i ricavi, costi, sussidi e investimenti in ricerca e sviluppo, anche del settore pubblico e costi di marketing.

Permettere ai paesi di accedere a farmaci a prezzi accessibili e altri prodotti sanitari è fondamentale nella lotta contro Aids, la tubercolosi e la malaria.  A febbraio, Il Fondo globale nei programmi sanitari ha annunciato la necessità di un finanziamento minimo di 14 miliardi di dollari per i prossimi tre anni per salvare 16 milioni di vite entro il 2023, per dimezzare il tasso di mortalità dovuto a queste malattie e per rafforzare i sistemi sanitari nei Paesi in via di sviluppo.  Questo è un momento particolarmente critico: la mancanza di fondi e l’aumento della resistenza a insetticidi e farmaci, hanno rallentato i progressi e causato un riacutizzarsi delle epidemie.

«Nell’anno della ricostituzione del Fondo Globale per la lotta all’Aids, tubercolosi e malaria chiediamo all’Italia di mantenere l’impegno nella lotta contro queste malattie, aumentando gli stanziamenti verso il Fondo Globale. Solo così si potranno salvare milioni di vite e raggiungere il terzo Obiettivo di sviluppo sostenibile definito dalle Nazioni Unite: salute e benessere per tutti. La comunità internazionale deve mettere in campo maggiore innovazione, collaborazione ed efficienza. Dobbiamo proteggere ed espandere i progressi compiuti o questi risultati verranno erosi, il numero di contagi e di vittime tornerà a salire, e la possibilità di porre fine alle epidemie svanirà. È giunta l’ora di mantenere le promesse. Siamo tuttavia preoccupati perché allo stesso tempo c’è stata una pericolosa diminuzione dell’APS italiano nel 2018 del 21,3%», ha dichiarato la direttrice del progetto di Action in Italia Franesca Belli. 

 
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