A dare slancio allo sviluppo – ha spiegato l'Ad – "l'effetto traino di Stati Uniti e Australia". Nel dettaglio – ha aggiunto Salini – i "contratti complessivi già acquisiti e in via di finalizzazione superano i 6,9 miliardi di euro di fatturato, più che raddoppiando gli ordini presi nei primi 9 mesi del 2018, cui si aggiungono ulteriori 13,5 miliardi di progetti in corso. Tra questi, vi è il mega contratto in Texas per la progettazione e realizzazione della prima vera alta velocità degli Stati Uniti, tra Dallas e Houston. Un progetto con un valore totale di investimento atteso a circa 20 miliardi di dollari, con la componente lavori civili stimata a 14 miliardi, che ci consente di apportare la nostra esperienza e il nostro know-how nel settore della alta velocità anche negli Stati Uniti, dove realizziamo il progetto con la controllata Lane che stiamo sempre più focalizzando su progetti infrastrutturali di grandi dimensioni, nei settori trasporti, acqua e tunnelling".
Negli ultimi giorni Salini Impregilo ha fatto il suo ingresso nello Stato di Washington, negli Stati Uniti, e in Canada, dove il Gruppo è tornato dopo oltre trent'anni per la realizzazione dell'Hurontario Light Rail Transit Project nella provincia dell'Ontario. "Un progetto – ha aggiunto l'Ad – che ci vede nel consorzio per la costruzione dell'opera insieme ad Astaldi, per la prima aggiudicazione ottenuta all'estero con la società dopo il lancio di Progetto Italia". Una dimostrazione, per Salini, "che la sinergia sta già funzionando". L'Ad ha, infine, annunciato l'ingresso del Gruppo in Norvegia "paese target in cui Salini Impregilo si è aggiudicata un contratto del valore complessivo di 388 milioni per il potenziamento di una tratta ferroviaria a sud di Oslo".
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