Stefano Gaj Tachè, 38 anni fa l'attentato che uccise il bambino ebreo alla Sinagoga di Roma

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Trentotto anni fa l'attentato alla Sinagoga di Roma che ha ucciso Stefano Gaj Tachè, un bambino di due anni, e ha provocato il ferimento di 40 persone. Questa mattina, davanti al Tempio Maggiore nel quartiere ebraico di Roma, nella strada dedicata al piccolo Stefano, si è tenuta la cerimonia di commemorazione a cui ha partecipato la sindaca di Roma, Virginia Raggi, Massimiliano Valeriani, assessore Politiche abitative e Urbanistica di Roma, Riccardo Di Segni, rabbino capo della comunità ebraica di Roma e Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica romana.

 

Attentato alla Sinagoga di Roma, un convegno per non dimenticare

 

«Trentotto anni dopo abbiamo voluto di nuovo ricordare quella pagina terribile, non solo della comunità ebraica di Roma ma dell'intera città e del Paese, con la perdita di un bambino e il ferimento di 40 persone all'uscita dalla funzione», ha affermato Ruth Dureghello al termine della cerimonia di commemorazione. «Ancora, purtroppo, rimangono aperte alcune domande e noi siamo qua soltanto per testimoniare la vicinanza alla famiglia e ai feriti, che questa memoria non venga dimenticata», ha concluso.

 

9 ottobre 1982 Attentato alla sinagoga, ucciso il piccolo Stefano Gaj Taché