Ad anticipare il possibile scenario da qui ai prossimi mesi, è Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, nel corso di un convegno a Venezia sottolineando che in Italia la situazione è molto buona "ma non ottimale perché abbiamo ancora alcuni casi e tra 30-40 morti al giorno. Siamo tra i Paesi con l'incidenza più bassa in Europa e nel mondo, grazie alla campagna di vaccinazione e all'uso della mascherina al chiuso". "Dobbiamo essere pronti a una nuova epidemia da 'malattia x', tra dieci o cinquant'anni", ha aggiunto Rezza.
"Il Coronavirus - ha proseguito - ci ha insegnato che ci aspettavamo un'influenza ed è arrivata una pandemia. Abbiamo altri virus, per esempio quelli trasmessi dalle zanzare, che a causa dei cambiamenti climatici potrebbero assumere dimensione internazionale. Quelli che ci preoccupano di più, tuttavia, sono quelli respiratori".
Per Rezza resta la necessità "di avere sempre dispositivi di protezione individuale, e attivare tutto ciò che è possibile in termini di contromisure mediche. Dobbiamo pianificare già da ora, per evitare di trovarci di fronte a una nuova emergenza pandemica", ha concluso.
(Foto: EPA/Biontech)
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