"Io, Joseph R. BIDEN Jr., Presidente degli Stati Uniti d'America, trovo che specificate attività estere dannose del governo della Federazione Russa – si legge nell'ordine esecutivo pubblicato dalla Casa Bianca – costituiscono una minaccia insolita e straordinaria per la sicurezza nazionale, la politica estera e l'economia degli Stati Uniti. Con la presente dichiaro un'emergenza nazionale per far fronte a tale minaccia".
Immediata la reazione di Mosca che ha convocato l'ambasciatore americano John Sullivan. "Sarà una discussione dura per la parte americana", ha detto una portavoce del Ministero degli Esteri russo. Il Cremlino ha inoltre fatto sapere che la decisione americana "non aiuterà" i progetti di summit tra Biden e Putin. L'agenzia russa Interfax ha riportato infatti le parole del portavoce Dmitry Peskov: "se ostacolerà o meno (il vertice) sarà una decisione dei presidenti".
"Gli alleati della Nato sostengono e sono solidali con gli Stati Uniti dopo l'annuncio odierno di azioni per rispondere alle attività destabilizzanti della Russia", ha fatto sapere l'Alleanza Atlantica in una nota, precisando che "gli alleati stanno intraprendendo azioni individualmente e collettivamente per migliorare la sicurezza collettiva dell'Alleanza".
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