La proposta non è vincolante e, una volta strutturata e concordata, sarebbe subordinata, tra l'altro: al ricevimento di eventuali approvazioni governative richieste; due diligence legale, commerciale, regolamentare, contabile e fiscale confermativa; la negoziazione e l'esecuzione di accordi definitivi; il completamento del finanziamento previsto. Musk è assistito da Morgan Stanley.
"Ho investito in Twitter perché credo nel suo potenziale di essere la piattaforma per la libertà di parola in tutto il mondo e credo che la libertà di parola sia un imperativo sociale per una democrazia funzionante", si legge nella lettera di Musk indirizzata al chairman Bret Taylor. "Tuttavia, da quando ho effettuato il mio investimento, ora mi rendo conto che l'azienda non prospererà né servirà questo imperativo sociale nella sua forma attuale. Twitter ha bisogno di essere trasformato in un'azienda privata", ha aggiunto. "La mia offerta è la mia offerta migliore e finale e se non viene accettata, dovrei riconsiderare la mia posizione di azionista", ha sottolineato.
Musk, nel documento depositato alla SEC, ha affermato che intende riesaminare il proprio investimento in Twitter su base continuativa, per acquisire ulteriori azioni ordinarie e/o mantenere e/o vendere, in tutto o in parte, le azioni ordinarie detenute sul mercato o in operazioni negoziate privatamente. Inoltre, l'imprenditore intende dialogare con il board in merito a, tra le altre cose, potenziali aggregazioni aziendali e alternative strategiche, operazioni, struttura del capitale, governance , gestione e strategia.
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