Il traffico passeggeri sulle rete aeroportuale europea è balzato del 158% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando gran parte del continente era in lockdown e l'accesso alla maggior parte dei mercati intercontinentali era stato interrotto. Il traffico si conferma però in calo del 45,7% rispetto ai livelli pre-pandemia (gennaio 2019) e risulta in peggioramento rispetto al mese precedente (-39,4%), poiché le restrizioni relative a Omicron hanno arrestato la ripresa delle compagnie aeree e ridotto la capacità.
"Gennaio ha visto la ripresa ribaltarsi, a causa dei tentativi di molti paesi europei di contenere l'ondata di Omicron attraverso una combinazione di misure locali e restrizioni di viaggio ampiamente inefficienti", ha commentato Olivier Jankovec, Direttore Generale di ACI EUROPE, aggiungendo "la cosa positiva è che ora siamo fuori da queste dinamiche".
"I regolamenti di viaggio si stanno finalmente allineando - ha aggiunto Jankovec - consentendo alle persone completamente vaccinate di viaggiare di nuovo liberamente sia all'interno che all'esterno dell'Europa e anche le restrizioni locali vengono allentate in tutto il continente. Ma proprio mentre le prospettive si stavano finalmente illuminando, l'atroce invasione dell'Ucraina da parte della Russia sta ora gettando ombre più lunghe".
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