"Alla luce delle misure rappresentate da Tim e Dazn, nella versione pervenuta in data 23 luglio 2021, – recita il testo del provvedimento – l'Autorita` ritiene che non ricorrano i presupposti per un intervento cautelare ai sensi dell'articolo 14-bis della legge n. 287/90, risultando venuto meno il presupposto del periculum in mora".
"Le misure concordate tra le parti – spiega l'Agcm – mirano, nel loro complesso, ad evitare possibili discriminazioni nella fruizione del servizio Dazn riconducibili all'attivazione del servizio da parte di utenti che utilizzano servizi di connessione internet diversi da quelli offerti da Tim. Al riguardo, le parti hanno rappresentato che sin dal 1 agosto sarà possibile disporre dei contenuti Dazn con TIMVision senza la necessità di dover sottoscrivere un abbonamento con Tim. Oltre a conservare una piena libertà nell'applicare sconti e promozioni, Dazn si è impegnata a fornire servizi per la visione sul digitale terrestre delle partite in caso di problemi di connessione. Più in generale, l'assegnatario dei diritti per la visione di tutte le partite del campionato di calcio di Serie A ha garantito la fruizione del servizio a tutti gli utenti che hanno installato l'App Dazn, a prescindere dall'operatore di riferimento, attraverso apposite iniziative tecniche di interconnessione con gli operatori di rete, ponendo in essere i necessari investimenti infrastrutturali".
L'Antitrust giudica le misure adeguate a garantire, in vista dell'inizio del campionato di Serie A, che i consumatori finali abbiano la libertà di scegliere fra le diverse alternative disponibili e si possano assicurare la migliore qualità del servizio. L'Agcm fa sapere che "continuerà a monitorare l'effettiva implementazione delle misure prospettate".
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