Terna, consumi elettrici in crescita dell'1,9% a settembre

Terna, consumi elettrici in crescita dell'1,9% a settembre
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Martedì 26 Ottobre 2021, 12:30
(Teleborsa) - Consumi elettrici in crescita in Italia a settembre. Secondo i dati resi noti da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, sono stati consumati 27 miliardi di kWh di energia elettrica con una crescita dell'1,9% rispetto allo stesso mese del 2020 e del 2% rispetto a quello del 2019.

A livello industriale, l'indice IMCEI, che prende in esame e monitora in maniera diretta i consumi industriali di circa 530 clienti cosiddetti "energivori" (cemento, calce e gesso, siderurgia, chimica, meccanica, mezzi di trasporto, alimentari, cartaria, ceramica e vetraria, metalli non ferrosi), ha registrato una performance positiva dell'8,1% rispetto a settembre di un anno fa, grazie alla crescita di quasi tutti i comparti monitorati, e del 4,1% sul periodo pre-Covid (settembre 2019).

Nel dettaglio, il mese di settembre ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile superiore di circa 0,4°C rispetto a settembre del 2020. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in crescita dell'1,3%.

In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura ha fatto registrare una flessione dell'1,1% rispetto al mese precedente (agosto 2021). Nei primi nove mesi del 2021, la domanda elettrica in Italia è in crescita del 6,2% rispetto all'omologo periodo dello scorso anno (invariato il dato in termini rettificati).

A settembre la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per circa l'85% con produzione nazionale (23,1 miliardi di kWh) , che ha registrato una diminuzione del 6,2% rispetto a settembre 2020. Le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 31% della domanda mensile. In lieve aumento le fonti di produzione geotermica (+0,9%) e fotovoltaica (+0,4%); in flessione tutte le altre (idrica -23,3%; eolica -26,2%; termica -1,5%). Per quanto riguarda il saldo import-export, che ha coperto la parte restante della domanda, la variazione è pari a +100% per un effetto combinato dell'aumento dell'import (+70,6%) e di una riduzione dell'export (-61%).

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