Il manager ha spiegato poi che "combinati tra loro questi elementi hanno un effetto più che positivo in un'ambiente rischioso e complesso come una piattaforma di perforazione apportando una riduzione del rischio. Gli esempi che ci vengono dall'industria dell'aviazione, dove le cabine di comando sono ambienti altrettanto rischiosi e complessi, possono apportare grossi benefici in termini di sicurezza al settore del drilling".
Saipem ha anche lanciato un progetto pilota in Kuwait per la digitalizzazione delle sue operazioni di perforazione, che si traduce in una serie di benefici: miglioramento dei tempi morti invisibili, sicurezza, manutenzione preventiva ed automazione. "Tali benefici - ha sottolineato Racheli - sono applicabili in futuro su tutta la flotta".
"Il drilling onshore è un'attività strategica per Saipem in un'ottica di innovazione, di diversificazione geografica e di business: l'obiettivo è sviluppare tutto il potenziale dei nostri sistemi di perforazione espandendoci in alcune attività adiacenti all'O&G, come quelle non convenzionali e geotermiche. Le acquisizioni più significative del primo trimestre del 2019, che dimostrano la dinamicità del settore, sono relative a nuove commesse che verranno realizzate in Bolivia e in Arabia Saudita e a estensioni di lavori già in corso in Arabia Saudita, Perù, Marocco e Romania".
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