"Possono essere fatti ulteriori miglioramenti ma sempre in un impianto che è compatibile con l'impianto generale perchè noi sminiamo la risposta negativa della Commissione europea ma non possiamo farcela arrivare poi dopo due giorni. Io sono moderatamente soddisfatto perchè si è fatto il massimo possibile dato il contesto e adesso vediamo cosa il Parlamento riesce a fare", ha aggiunto.
"Siamo da un lato soddisfatti ma continuiamo ad essere preoccupati". Così il Vicepresidente vicario di Fipe - Confcommercio, Aldo Cursano, in occasione della conferenza stampa Sib/Fipe Confcommercio sulle nuove norme del settore balneare. "Mettere a bando la storia e il valore, costruito nel tempo, senza riconoscere che questo è il legame più bello e autentico con il territorio - ha aggiunto - sarebbe una violenza inaccettabile per il nostro Paese". Secondo Cursano "condividere le responsabilità del momento, dopo due anni di Covid e dopo la pandemia energetica, avere questa mazzata così a breve vuol dire rischiare di mettere il nostro modello a rischio".
Per Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari, "il governo ha fatto bene a riconoscere il valore commerciale, ma ha sbagliato a non individuare un periodo transitorio adeguato, e ha sbagliato non tutelando il legittimo affidamento di questi operatori. Ci aspettiamo quindi una correzione di questa proposta di delega".
Secondo i dati del sistema informativo del Demanio sono 104mila le concessioni demaniali "ma le concessioni, in realtà, sono molte più e il Governo, nei prossimi mesi, dovrà fare una ricognizione puntuale. Queste concessioni demaniali non sono tutte stabilimenti balneari, non hanno tutte la spiaggia con ombrellone e sdraio. Il 76% è per finalità turistico-ricreative, cioe' svariate tipologie d'imprese: campeggi, ristoranti, alberghi, stabilimenti". Gli stabilimenti balneari, lacuali e fluviali "sono 6.318 imprese", stando ai dati 2019, e rappresentano "l'8% delle concessioni turistico ricreative e c'è un altro 92% che e' fatto da altre imprese". Ad illustrare i dati, il direttore dell'Ufficio Studi Fipe, Luciano Sbraga, in occasione della conferenza stampa Sib/Fipe Confcommercio sulle nuove norme del settore balneare. "Il valore economico del turismo marino ovvero delle destinazioni balneari, quindi di tutti i luoghi dove c'è turismo marino, è di 21 miliardi di euro, mentre il valore dei ricavi degli stabilimenti balneari nel 2019 è di 1 miliardo di euro", ha aggiunto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA