"La parità di genere, nonostante la tutela costituzionale e le disposizioni di legge emanate negli anni, nei fatti resta ancora inattuata in particolare per quel che riguarda l'uguaglianza retributiva e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Un evidente segnale del ritardo con cui in Italia si è cominciato a ragionare seriamente sugli impatti negativi, che derivano dalla scarsa rappresentanza delle donne, risiede anche nella carenza di infrastrutture sociali, come asili nido o strumenti di cura delle persone anziane o disabili, che potrebbero supportare l'occupazione femminile. Un dato, questo, che è stato confermato dalla consultazione pubblica svolta dal CNEL nel 2021 a cui hanno partecipato oltre 28mila persone, di cui oltre il 60% giovani".
© RIPRODUZIONE RISERVATA