Ocse: l'inflazione annua sale all'1,8%, l'Italia si mantiene stabile

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Venerdì 10 Gennaio 2020, 14:42
Aumenta l'inflazione nei Paesi dell'Ocse. Secondo i dati calcolati dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico l'inflazione annuale nell'area Ocse ha segnato un'accelerazione nello scorso novembre all'1,8% dall'1,6% di ottobre. Anche se si escludono l'energia e i generi alimentari, il dato registra comunque un incremento, passando al 2,1% dal 2%. I prezzi degli alimenti a novembre sono aumentati dell'1,6% dall'1,4%, mentre i prezzi dell'energia restano in deflazione (-1,1%), sia pure in netto rallentamento rispetto a ottobre (-3%).

Se si passa in rassegna l'andamento nei maggiori Paesi industrializzati, quelli che hanno registrato un aumento rilevante dell'inflazione sono i seguenti: il Canada (2,2% dall'1,9%), gli Usa (2,1% dall'1,8%), il Giappone (0,5% dallo 0,2%) e la Francia (1% dallo 0,8%). Si verifica un'inflazione stabile, invece, nel Regno Unito (1,5%), in Germania (1,1%) e in Italia (0,2%).

Per quanto riguarda l'inflazione annuale nell'area euro, questa  ha segnato un incremento all'1% a novembre dallo 0,7% di ottobre. Anche se si escludono l'energia e i generi alimentari, emerge un incremento, all'1,3% dall'1,1% di ottobre. La stima flash di Eurostat di dicembre indica un aumento dell'inflazione complessiva dell'Eurozona all'1,3% e un dato stabile all'1,3%, esclusi i prezzi dell'energia e degli alimenti.
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