"Dentro il mercato - spiega la Confederazione - permangono tutti gli squilibri già presenti, ma almeno il primo mese del secondo quarto dell'anno in corso non mostra segni di cedimento repentino sul fronte occupazionale (-2mila unità non è una diminuzione significativa, cioè potrebbe essere rivista in positivo).
L'occupazione è, ad oggi, l'unica variabile che presenta una dinamica favorevole negli ultimi mesi, contraddicendo il resto dei dati congiunturali".
Resta da capire - conclude l'Uffcio Studi - "se il mercato del lavoro si adeguerà a più ridotti livelli produttivi o se le imprese hanno visto migliori prospettive, che vedremo presto testimoniate dai nuovi dati macroeconomici".
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