Molti di questi grandi investitori hanno infatti come obiettivo il portafoglio 60/40 classico, ovvero composto dal 60% di azioni e dal 40% di obbligazioni, una popolare strategia di allocazione per avere un reddito costante e proteggersi dalla volatilità. Secondo quanto riporta Bloomberg, l'analisi di JPMorgan sostiene che a spingere il ribilanciamento saranno i fondi comuni, i piani pensionistici statunitensi e anche alcuni grandi investitori come Norges Bank, che gestisce il fondo sovrano della Norvegia, e GPIF, il piano pensionistico del governo giapponese.
"Vediamo una certa vulnerabilità nei mercati azionari a breve termine da parte dei fondi comuni di investimento bilanciati, un universo da 7 trilioni di dollari, che devono vendere circa 160 miliardi di dollari di azioni a livello globale per tornare alla loro allocazione target 60/40 entro la fine di novembre o entro la fine di dicembre al più tardi", scrivono gli analisti di JPMorgan, aggiundo che se il mercato azionario avrà una buona performance a dicembre, potrebbero esserci vendite di azioni per altri 150 miliardi di dollari alla fine del mese, anche per la tendenza dei fondi pensione a riequilibrarsi su base trimestrale.
Nelle scorse settimane, alcuni gestori di fondi e analisti di Wall Street avevano però denunciato l'arretratezza del portafoglio 60/40, visti i rendimenti molto bassi delle obbligazioni. "Investitori istituzionali, consulenti, persone singole, nessuno vuole possedere un'obbligazione con un tasso di interesse così basso " - aveva detto alla CNBC Jan van Eck, Ceo della società di gestione degli investimenti Van Eck Associates - Non ci puoi fare soldi su nessun tipo di orizzonte temporale". Il dibattito andava però avanti ben prima della pandemia. A febbraio Jeremy Siegel, professore di finanza alla Wharton School dell'Università della Pennsylvania, aveva dichiarato di consigliare un'allocazione azioni-obbligazioni del 75/25 a chi gli chiedeva consigli sugli investimenti perchè sarebbe "il modo migliore per coloro che si avvicinano al pensionamento per mettere insieme un buon patrimonio e ottenere entrate sufficienti da poter mantenere la stessa capacità di spesa anche durante la pensione".
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