(Teleborsa) - L'economia italiana migliora, seguendo il trend delle economie internazionali, che continuano a progredire nella fase di uscita dalla pandemia. Il rafforzamento dei segnali di miglioramento - spiega la Nota mensile dell'Istat - ha determinato in molti paesi la revisione al rialzo delle previsioni di crescita per l'anno corrente e il prossimo anche se la ripresa è ancora caratterizzata da dinamiche eterogenee legate alle diverse fasi di avanzamento delle campagne vaccinali e all'efficacia delle misure di supporto messe in atto dai governi. Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al rialzo le stime del Pil mondiale per quest'anno e il prossimo (+6,0% e +4,4% rispettivamente).
In Italia, arrivano segnali positivi sia dalla manifattura, trainata dalle esportazioni, sia dalle costruzioni., mentre restano al palo i servizi. A febbraio, l'indice della produzione industriale ha segnato un miglioramento sia rispetto al mese precedente (+0,2%) sia considerando la media del trimestre dicembre-febbraio rispetto ai tre mesi precedenti (+0,6%). L'andamento favorevole della produzione industriale si è associato a quello delle esportazioni che si sono mosse in linea con la ripresa degli scambi mondiali. La fiducia delle imprese continua a evidenziare segnali positivi prevalentemente nell'industria. A marzo, il miglioramento della fiducia è stato ampio nel settore delle costruzioni e della manifattura, supportato dai giudizi positivi sugli ordini e le attese sul livello della produzione. Nel settore dei servizi, invece, è stato registrato un peggioramento della fiducia che ha riguardato prevalentemente le imprese del trasporto e magazzinaggio, dei servizi turistici e del commercio al dettaglio.
A marzo, l'inflazione si è rafforzata, prevalentemente per l'effetto delle ricadute dirette e indirette dei recenti rincari del petrolio e delle materie prime. Aumenti che si sono mostrati più contenuti in Italia rispetto all'Area euro. In prospettiva, la tendenza all'aumento dei prezzi a livello di produzione dovrebbe confermarsi, pur rimanendo su tassi moderati. Tra i produttori di beni finali di consumo le politiche di prezzo mostrano una maggiore vivacità con un saldo destagionalizzato - tra chi prevede aumenti per i propri prezzi di vendita e chi ribassi - tornato positivo dopo poco più di un anno.
Segnali di schiarita anche per il mercato del lavoro, che ha evidenziato a febbraio una stabilizzazione del numero degli occupati rispetto al mese precedente, mentre si sono ridotti marginalmente i disoccupati (-0,3%) e gli inattivi (-0,1%). Nonostante questo, le aspettative delle famiglie per i prossimi mesi appaiono caratterizzate da una forte incertezza. A marzo, il clima di fiducia delle famiglie ha mostrato un lieve peggioramento condizionato dai giudizi sul clima economico mentre le attese sulla disoccupazione sono rimaste stabili.
Le aspettative per i prossimi mesi mantengono un orientamento favorevole per le imprese dell'industria mentre una maggiore incertezza caratterizza la fiducia delle famiglie.
Istat, ripresa trainata da manifattura ed export. Futuro incerto per le famiglie
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Martedì 13 Aprile 2021, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 15:17
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