"Dal lato della domanda si segnala il contributo negativo della componente estera netta", spiega l'Istituto di statistica, confermando che la crescita acquisita per il 2022 è pari al 2,4%.
"A dicembre, il mercato del lavoro ha evidenziato segnali di stabilizzazione. I tassi di occupazione e inattività sono rimasti sui valori del mese precedente, mentre si è ridotto marginalmente quello di disoccupazione", sottolinea l'Istat, aggiungendo che "dal lato delle imprese permangono difficoltà nel reperire lavoratori con competenze adeguate".
A gennaio, l'inflazione ha mostrato una ulteriore crescita. Il valore acquisito per l'anno corrente è +3,4%. Il differenziale con l'area dell'euro è diventato positivo.
"Il calo di fiducia di famiglie e imprese - si sottolinea - riflette il peggioramento delle attese sulla situazione economica e i giudizi negativi degli operatori nei servizi di mercato e, in misura decisamente più contenuta, nella manifattura. Al contrario, le imprese del settore delle costruzioni hanno mantenuto un orientamento favorevole. Questi segnali potrebbero configurare un ulteriore rallentamento dell'attività nei prossimi mesi".
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