"Nostro compito - ha aggiunto - è di garantire la stabilità dei prezzi, abbiamo un obiettivo di inflazione del 2%, e ora l'inflazione è prevista al 6,8% nel 2022 e al 3,8% nel 2023. E' sopra il target e dobbiamo fare tutto quello che possiamo per portarla al 2%".
"In uno scenario di grande incertezza, è appropriato muoversi gradualmente" sul fronte del rialzo dei tassi di interesse, "ma quando la situazione va schiarendosi bisogna superare la gradualità e passare all'opzionalità", ha proseguito.
"Durante la prossima riunione di luglio prenderemo in considerazione il nuovo strumento anti-frammentazione", il cosiddetto scudo anti-spread. "La frammentazione è una minaccia insita nella struttura dell'eurozona", ha spiegato ancora Lagarde.
Al panel di chiusura del forum BCE a Sintra, il Presidente della Fed, Jerome Powell ha assicurato che L'economia Usa "è in grande forma ed è in grado di reggere la stretta monetaria". Riuscire in un atterraggio morbido (soft landing) per l'economia Usa "è possibile ma sarà abbastanza impegnativo, non ci sono garanzie". Capitolo crescita: "potrà essere più lenta, dobbiamo metterlo in conto, perchè il nostro obiettivo è fare calare l'inflazione", ha spiegato Powell, aggiungendo di auspicare che la crescita rimanga in territorio positivo, nonostante il rialzo dei tassi".
Parlando dell'inasprimento della stretta monetaria, Powell ha affermato: "C'è un rischio che andiamo troppo in là? Sì, ma non è il rischio più grande che invece è non ripristinare la stabilità dei prezzi".
Un passaggio anche sulle prospettive post pandemia. "Non è chiaro se l'economia tornerà all'equilibrio pre-pandemico", ha affermato Powell. "La pandemia ha scatenato forze economiche molto diverse".
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