Ne deriva per il 2022 uno spazio in deficit dello 0,5%, pari ad oltre 9 miliardi di euro, senza alcuno scostamento, poiché nel DEF il governo stima il deficit tendenziale al 5,1% e lo conferma al 5,6% nello scenario programmatico, senza prevedere scostamento rispetto alle ultime previsioni già approvate dal Parlamento.
Sono contabilizzati nuovi aiuti all'economia per altri 5 miliardi di euro una volta detratti da 9 miliardi dello spazio in deficit i 4,5 m iliardi già utilizzati per sanare il caro bollette.
Quanto al debito, prosegue il percorso di riduzione. Nello scenario programmatico viene rivisto leggermente al rialzo nel 2021, al 150,8%, a seguito della revisione del PIL nominale effettuata dall'Istat, viene poi indicato in calo di 4 punti al 146,8% quest'anno, per scendere al 145% nel 2023, al 143,2% nel 2024 ed al 141,2% nel 2025.
Secondo la bozza del DEF sono 19 i ddl collegati alla prossima manovra. Fra questi un ddl di delega per "l'aggiornamento della fascia anagrafica di riferimento delle politiche giovanili nonché misure per la promozione dell'autonomia e dell'emancipazione dei giovani". Si segnalano poi i ddl su riforma del fisco, concorrenza, misure sull'attuazione dell'autonomia differenziata e riordino del settore dei giochi.
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