A contribuire al ritorno in ribasso delle criptovalute ha contribuito il fatto che Amazon abbia smentito di essere pronto ad accettarle come mezzo di pagamento. Il colosso dell'e-commerce, durante il weekend, aveva pubblicato un annuncio per assumere un Digital Currency and Blockchain Product Lead che dovrebbe contribuire a "sviluppare la strategia Digital Currency e Blockchain di Amazon e la roadmap del prodotto". Nella giornata di ieri, il quotidiano finanziario City AM aveva pubblicato inoltre un articolo che annunciava la prossima accettazione del Bitcoin da parte di Amazon e la creazione di una propria moneta nel 2022.
Un portavoce di Amazon ha però assicurato che l'informazione è stata "inventata". "Nonostante il nostro interesse, la speculazione che è scaturita sui nostri piani specifici per le criptovalute non è vera - ha affermato - Rimaniamo concentrati sull'esplorazione di come potrebbe essere questo aspetto per i clienti che acquistano su Amazon".
Oltre alle speculazioni sulle mosse di Amazon, a contribuire al rialzo repentino di ieri è stata anche la corsa a coprire le posizione ribassiste. Lunedi sono state liquidate oltre 950 milioni di dollari di posizioni short sulle criptovalute, secondo i dati di Bybt.com. "Gli short si stavano accumulando sul calo, supponendo che stessimo guardando un minimo di 25.000 dollari, che era previsto su tutta la linea - ha affermato Vijay Ayyar, head of Asia Pacific dell'exchange di criptovalute Luno - Ma poi c'è stato un forte accumulo nella regione da 29.000 a 30.000 dollari che ha quasi colto alla sprovvista portando i movimenti al rialzo".
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