"Ci stiamo lavorando, è chiaro che come tutti gli investimenti che noi facciamo nei vari settori sono aperti al coinvolgimenti di soggetti terzi, investitori italiani o internazionali", ha detto l'ad rispondendo alla domanda relativa alla possibilità che il fondo venisse finanziato anche da soggetti terzi oltre a CDP e Ministero dei Beni culturali.
Per quanto riguarda invece i destinatari dell'iniziativa: "noi guardiamo al singolo progetto e a strutture alberghiere storiche e iconiche, che rappresentano in un certo senso le vacanze in Italia a livello mondiale". Palermo ha anche fornito alcune rassicurazioni quanto ai tempi di operatività del fondo: "ci siamo già mossi, abbiamo già mandato proposte a importanti strutture. Noi ci muoviamo rapidamente, i tempi non dipendono solo da noi".
Il Fondo, ha spiegato il ministro Franceschini a margine della presentazione, "servirà per sostenere le imprese in questa fase, ad esempio per evitare che alberghi, che torneranno ad avere una redditività molto alta perché si trovano in luoghi straordinari ma oggi soffrono l'assenza di turismo internazionale, non riescano ad affrontare la crisi fino alla fine e finiscano in mani non italiane o sbagliate". E ha aggiunto: "è uno strumento che nasce per sostenere il turismo anche quando la crisi sarà finita, per sostenere gli investimenti e indirizzarli. È importante che questo avvenga con cifre così importanti".
Durante il suo intervento Franceschini ha posto anche l'accento sul tema infrastrutturale, "una precondizione", l'ha definita il ministro, per lo sviluppo del turismo soprattutto nel Meridione: "penso all'alta velocità nel Sud Italia".
© RIPRODUZIONE RISERVATA