Che ne sarà di queste attività? Molte rischiano la chiusura definitiva, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. Un allarme è stato lanciato infatti dalla Fipe-Confcommercio secondo cui sono la crisi ha generato oltre 30 miliardi miliardi di perdite, mettendo a rischio 50mila imprese e 300 mila posti di lavoro. Una catastrofe per un settore che contava 85 miliardi di fatturato ed impiegava 1,2 milioni di addetti. Fra le attività che potrebbero definitivamente chiudere bar, ristoranti, pizzerie, catering, l'intrattenimento - per il quale non esiste neanche una data ipotizzata - ed anche gli stabilimenti balneari, per i quali il governo ha preso tempo.
"I nostri dipendenti stanno ancora spettando la cassa integrazione, il decreto liquidità stenta a decollare, oggi apprendiamo che potremo riaprire dal primo di giugno", denuncia la Fipe, aggiungendo "forse non è chiaro che si sta condannando il settore della ristorazione e dell'intrattenimento alla chiusura". .
Anche per il settore dei centri estetici e per i parrucchieri il futuro non è roseo: si stima che siano a rischio il 25% delle imprese del settore con perdite che sino ad oggi si contano in 1,5 miliardi.
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