Per quanto riguarda le economie più importanti dell'Area Euro, l'Italia vede scendere il PMI composito a 54,7 punti, dopo il peggioramento del PMI servizi a 53 da 55,9 (attese 54). In Francia, il PMI composito scende meno delle attese a 55,8 punti (consensus 55,6), mentre quello del terziario si è portato a 57 (atteso 57,1). La Germania vede calare il PMI composito a 49,9 punti (sotto i 50 stimati) e il PMI servizi a 48,7 (consensus 48,4). Infine, la Spagna evidenzia un peggioramento del PMI servizi a 55,8 punti (sotto le attese di 57,5).
"L'accelerazione dell'espansione della produzione avutasi a novembre è stata purtroppo di breve durata. Con la ripresa dei contagi da Covid-19 nell'eurozona, gli indici di crescita di dicembre hanno indicato un rallentamento segnando il valore più debole da marzo - ha commentato Joe Hayes, Senior Economist presso IHS Markit - In Germania, dove le misure per combattere il Covid-19 sono state più restrittive rispetto agli altri paesi dell'eurozona monitorati, i livelli di attività economica di dicembre hanno registrato una generale stagnazione. Ciononostante, il rallentamento della crescita è stato generale".
"La diffusione della variante Omicron ha avuto un forte effetto soprattutto sul settore terziario, rispecchiando una rinnovata incertezza dei clienti legata al nuovo ceppo del virus - ha aggiunto l'economista - L'allentamento delle restrizioni sui viaggi dei mesi recenti avevano facilitato l'aumento dei flussi turistici che a loro volta hanno fornito maggiore supporto al settore terziario dell'eurozona. Tutto questo, però, a dicembre è stato interrotto segnando il primo calo della domanda estera da maggio".
"Ci sono poche buone notizie anche in merito all'inflazione - ha concluso Hayes - Nonostante il marginale calo delle pressioni sui prezzi, siamo ancora in zona calda visto che gli aumenti dei prezzi di vendita e di acquisto hanno indicato il secondo valore più rapido mai registrato".
(Foto: © European Union 2019 - Source : EP)
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