Le motivazioni che spingono gli enti nell'adozione di nuove tecnologie sono la volontà di migliorare i servizi offerti all'utenza (86% degli enti) e la necessità di adempiere alle disposizioni normative (56% degli enti). Fra i fattori di ostacolo vi sono invece la limitatezza delle risorse finanziarie a disposizione (65% degli enti) e le carenze di professionalità del personale (58% degli enti).
Gli enti faticano ad adeguarsi agli obblighi dettati dal Codice dell'Amministrazione Digitale per l'informatizzazione della PA: il 30% degli enti consente l'accesso ai propri servizi online tramite SPID; il 40% non ha ancora individuato un Responsabile per la Transizione Digitale; il 55% non ha ancora avviato gli sviluppi per utilizzare l'AppIO; il 12% enti non ha ancora aderito a PagoPA.
Quanto ai canali online vi sono ampi margini di miglioramento: circa il 53% degli enti ha un sito internet esclusivamente informativo e non abilitato al dialogo con l'utenza, percentuale che sale al 67% nel Mezzogiorno. Quanto ai pagamenti solo il 30% degli enti consente il pagamento online tramite il proprio sito, ma la percentuale scende al 13% nel Mezzogiorno; circa il 41% delle entrate degli enti avviene tramite bonifico, il 25% tramite F24 e il 17% tramite bollettini di c/c postale, il 5% in contanti e il 4% con carte di pagamento, mentre la restante parte è relativa a MAV, assegni e strumenti residuali.
Nonostante i gravi ritardi, tra gli enti iniziano a diffondersi i più recenti paradigmi tecnologici: circa la metà degli enti ha adottato tecnologie di cloud computing, mentre un ulteriore 15% ne starebbe valutando l'implementazione; circa il 13% degli enti sta utilizzando almeno una soluzione basata su strumenti quali Big Data Analytics, Intelligenza Artificiale, Internet of things e tecnologie blockchain.
L'adozione di SIOPE+, l'infrastruttura che consente un più efficace dialogo fra PA e banche tesoriere, ha consentito alle amministrazioni una migliore integrazione con gli altri sistemi informatici utilizzati (67% degli enti) e una riduzione del ricorso a documenti cartacei (56%); il 41% delle Amministrazioni ritiene che SIOPE+ abbia reso più percorribile un eventuale cambio di tesoriere.
La formazione è ancora limitata. Circa due terzi degli enti l'ha prevista per meno del 20% del personale e le iniziative hanno riguardato prevalentemente la gestione documentale, la sicurezza informatica e le piattaforme SPID e PagoPA. Solo una ridotta parte di enti procede su base periodica a rilevare le esigenze di formazione del personale. Infine, Circa il 95% degli enti ha fatto ricorso a forme di smart working nell'immediata comparsa dell'emergenza Covid-19, negli scorsi mesi marzo e aprile 2020; di questi, il 32% non ha dovuto fare ricorso a investimenti ad hoc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA