Il CdA ha inoltre revocato per la parte non ancora eseguita, pari a circa 0,9 miliardi di euro, la precedente delibera del 10 giugno 2020 relativa all'emissione di uno o più prestiti obbligazionari da parte della società, fatti salvi tutti gli effetti relativi alle emissioni già effettuate.
Le nuove emissioni serviranno a rafforzare e ottimizzare la struttura patrimoniale del gruppo,oltre a rifinanziare le obbligazioni ibride in scadenza nel 2021, consentendo al gruppo di "mantenere una struttura patrimoniale e finanziaria coerente con i criteri di valutazione delle agenzie di rating", sottolinea la società.
Il CdA ha demandato al CEO il compito di decidere in merito all'emissione delle nuove obbligazioni e alle rispettive caratteristiche e, quindi, di fissare per ogni emissione, tenendo conto dell'evoluzione delle condizioni di mercato, i tempi, l'importo, la valuta, il tasso di interesse e gli ulteriori termini e condizioni, nonché le modalità di collocamento e l'eventuale quotazione presso mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.
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