La spesa media degli italiani per il cenone di fine anno scende a 65 euro in media a famiglia, con un crollo del 32% rispetto allo scorso anno. Tra i prodotti, lo spumante si è confermato come irrinunciabile per otto italiani su dieci (81%) con ben 63 milioni di tappi fatti saltare in Italia durante le feste di fine anno, mentre è lo champagne francese a subire maggiormente gli effetti della crisi provocati dalla pandemia con il numero di italiani che lo stappano a fine anno praticamente dimezzato rispetto al 2019.
Si registra a Capodanno una netta riduzione dei commensali con una media di meno di 4 persone (3,7) sedute a tavola contro le 9 dello scorso anno. Più di tre italiani su quattro (76%) secondo la Coldiretti dichiarano di aver rinunciato a vedere i parenti durante le feste di fine anno per rispettare le norme in vigore. Anche per questo quasi un italiano su due (47%) si dice pronto a denunciare di persona alle forze dell'ordine eventuali comportamenti scorretti come feste con tanti ospiti e veglioni abusivi.
Considerando tutto il 2020, la ristorazione ha dimezzato il fatturato (-48%), per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro, secondo il bilancio di fine anno tracciato dalla Coldiretti su dati Ismea. Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione - continua la Coldiretti - si fanno sentire a cascata sull'intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all'olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione - precisa la Coldiretti - rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA